Per la seconda volta, invitata a tenere un workshop dal titolo «Organizzazione e Marketing per lo studio legale» sono stata a Jesi per il Brand Festival, iniziativa giunta alla sua terza edizione, che ne ha confermato il successo.
Davanti a una sala gremita di avvocati e consulenti, ho affrontato in un rapido excursus il senso della strategia legale e le ragioni per le quali la professione non progredisce da un punto di vista dell’approccio imprenditoriale a un mercato sempre più competitivo.
Dalle ragioni storico/culturali e deontologiche che limitano il raggio d’azione dei professionisti, alle difficoltà di approccio imprenditoriale, tecnico e persino tecnologico al marketing e al management in generale, abbiamo affrontato tutti i principali temi e fornito consigli pratici per affrontare i necessari cambiamenti.
I professionisti in sala rappresentavano uno spaccato rappresentativo della professione al di fuori delle grandi città italiane, in quella provincia ricca e operosa che contraddistingue il tessuto economico del nostro Paese.
A partire da questo assunto, occorre affrontare l’identificazione di ogni obiettivo di marketing secondo una logica S.M.A.R.T. (goal settings di Locke), e individuare il percorso che ci conduce al successo.
Solo verbalizzando questo percorso (attraverso l’utilizzo di schemi, progetti, programmi), si può identificare quella che io amo definire, la dieta del marketing, ovvero la linea strategica delle attività da condurre in porto per raggiungere i propri target.
L’attenzione va dunque rivolta ai diversi aspetti di concretezza, realismo e misurabilità degli obiettivi, per coinvolgere tutti gli addetti nel processo di cambiamento che potrà portare lo studio a strutturare un diverso cammino verso il proprio successo.
Abbandonare i settori non redditizi, quelli che vedono l’avvocato in balia delle onde della giurisprudenza e totalmente incapace di governare il proprio “prodotto”, in favore dei meccanismi di soluzione alternativa delle controversie, della mediazione, della consulenza, per prevenire i conflitti e risolverli in tempi certi, a costi certi e senza errori.
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Lewis Carrol, Alice in Wonderland