LinkedIn è una piattaforma utilissima per il marketing di avvocati e studi legali.
Nata per gestire i profili professionali online consente agli iscritti di farsi notare e interagire con chiunque rappresenti un potenziale e utile contatto lavorativo, tanto che si offra o si cerchi un lavoro, tanto che si vogliano sviluppare opportunità di collaborazione con nuovi potenziali clienti – committenti.
Ai suoi esordi, LinkedIn veniva utilizzato solo da aziende e cacciatori di teste per la selezione del personale. In seguito, poco a poco, si è trasformato in un vero e proprio social network di taglio professionale.
Le aziende e i dipendenti, ma anche i professionisti e freelance gestiscono il proprio profilo LinkedIn come un vero e proprio profilo Social all’interno di un Network, che mantiene uno stile strettamente legato alle attività lavorative.
Su LinkedIn si parla di lavoro, si approfondiscono argomenti legati alla propria esperienza e si condividono novità e aggiornamenti esclusivamente di taglio scientifico o esperienze professionali.
Gli avvocati sono, per queste ragioni, utenti ideali di LinkedIn.
Lo strumento fornisce occasioni di scambio e incontro con potenziali clienti, colleghi e in generale persone chiave o profili interessanti con i quali intrattenere relazioni meta-personali.
Le conoscenze fatte su LinkedIn possono facilmente trasformarsi in rapporti reali (anche se mediati dallo strumento telematico), perché il Social Network favorisce anche la relazione diretta e lo scambio di messaggi.
Il profilo personale dell’avvocato
Gli avvocati che si iscrivono a LinkedIn e intendono usarlo per aumentare la propria visibilità e avviare nuove relazioni professionali devono prima di tutto compilare il proprio profilo.
Il profilo è concepito come un curriculum online.
Le esperienze e le competenze vanno dettagliate e inserite in ordine cronologico. La piattaforma mostrerà le più recenti per prime.
Se le università, le istituzioni, le aziende o gli studi dove si è svolta la propria esperienza esistono su LinkedIn, queste vanno collegate in modo da creare un legame tra il profilo e tutti gli altri profili che hanno avuto esperienza o frequentato la stessa università, istituzione, azienda, studio e via dicendo. LinkedIn utilizzerà questa informazione per migliorare la propria proposta di contenuti e aiuterà a costruire una audience profilata adeguatamente.
Il profilo personale va arricchito con una foto di buona qualità e con una immagine di copertina che normalmente consente di contestualizzare meglio la propria attività.
La piattaforma prevede nel profilo spazi dove esprimere le proprie proposizioni di valore e mettere in luce gli ambiti nei quali raccogliere, attraverso le referenze, apprezzamenti altrui per le proprie qualità personali.Una volta creato il profilo l’avvocato deve farlo interagire con le persone verso le quali si nutre un interesse e naturalmente reciprocare le richieste che provengono da altri utenti.
La platea o audience è potenzialmente illimitata, si comincia seguendo le istituzioni e le persone di tendenza, per poi entrare direttamente in contatto con la propria rete di rapporti, coltivandone l’espansione.
La pagina dello Studio legale
L’avvocato è normalmente titolare, contitolare o collaboratore di uno studio legale.
È corretto che anche questo presidi la propria presenza su LinkedIn attraverso la pagina istituzionale dello studio legale, che potrà essere gestita anche da più di una persona.
La pagina rispecchia a grandi linee la presentazione istituzionale dello studio, ne ricalca l’immagine e fornisce una presenza più statica del profilo, ma comunque necessaria.
Questa pagina, dal punto di vista di LinkedIn è un contenitore leggermente diverso dal profilo personale, per questa ragione l’algoritmo che aggrega i contenuti la considera diversamente e il suo successo dipende, in larga parte, dalle sponsorizzazione di contenuti a pagamento.
L’attività di generazione di contenuti dell’avvocato
Lo scambio di interazioni tra avvocato e potenziali clienti su LinkedIn avviene tramite la pubblicazione di contenuti originali o la condivisione di contenuti interessanti sul proprio profilo.
I contenuti, condivisi coerentemente al piano editoriale, hanno una notevole importanza per la comunicazione e la strategia di marketing dello studio legale poiché consentono di posizionarlo sul web. Questo effetto si ottiene però sempre e solo se LinkedIn è considerato correttamente come un Social Network chiuso, ristretto e limitato agli utenti che ne fanno parte, e non confuso con l’ambito più ampio e utile della rete.
I contenuti pubblicati su LinkedIn restano quasi esclusivamente sul Social, mentre quelli pubblicati sul sito vengono indicizzati dai motori di ricerca, contribuendo più efficacemente a costruire la web reputation dell’avvocato e/o dello studio legale.
La condivisione dei contenuti su LinkedIn
I contenuti condivisi su LinkedIn compariranno, secondo le regole stabilite dall’algoritmo, sulla «bacheca» dei propri contatti e di alcune cerchie che vengono assemblate dal Social Network sulla base delle affinità percepite dall’algoritmo (audience).
Lo studio e l’avvocato possono quindi pubblicare gli stessi contenuti, prima sul sito poi sulla pagina istituzionale e infine condividerli sul profilo personale di LinkedIn.
Le diverse composizioni del pubblico che entrerà in contatto con la notizia sono tutte importanti.
Su LinkedIn ha quindi senso pubblicare anche quello che normalmente avvocato e studio legale condividerebbero sul proprio sito:
aggiornamenti
approfondimenti
notizie rilevanti per il proprio settore.
Tante insomma le ragioni dell’utilità di LinkedIn per il marketing di avvocati e studi legali.
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