Lo studio legale deve riposizionarsi nei settori diventati di tendenza dopo o a causa della crisi pandemica
Il mercato chiede competenze, gli avvocati devono rispondere
I servizi legali sono ancora al centro della vita economica del Paese, la pandemia non ha cancellato il bisogno di consulenza giuridica, né modificato la necessità di ricorso ai servizi di giustizia.
Semmai, insieme alle problematiche sono disponibili opportunità inedite che, grazie ai cospicui investimenti, generano nuovi bisogni di servizi legali nei clienti.
Anticipare le tendenze della nuova economia post-Covid è la più importante mossa strategica per lo studio legale nel 2022.
I settori trainanti e le strategie dello studio legale
Alcuni settori hanno un potenziale di sciluppo nel campo del business e altri nell’ambito del diritto della persona.
La fase di rinascita o di crescita verso i tanti obiettivi di ripresa economica, sospinta dagli investimenti pubblici, ridona centralità ad alcune aree specialistiche del diritto.
La rigenerazione urbana è uno di questi. Dal punto di vista dello studio legale richiede un mix di competenze di diritto amministrativo e urbanistica, appalti per opere pubbliche.
Il rilancio del sistema sanitario con investimenti nelle infrastrutture e nei servizi, unito alla crescente domanda di prestazioni mediche, coinvolge avvocati con esperienza di diritto pubblico, corporate law e responsabilità medica.
Il cliente ha bisogno di un avvocato interprete della realtà
La Transizione ecologica muoverà le imprese -e con loro gli avvocati- verso i confini vasti del diritto ambientale, dall’energia, del ciclo dei rifiuti per la tutela dell’ambiente, del nuovo mondo della mobilità sostenibile e in tutto quello che riguarda la transizione verde.
Le nuove forme di lavoro da remoto e agile, i progetti di riforma fiscale e le numerose novità annunciate nei più diversi ambiti di incentivazione, nuova flessibilità e sicurezza riportano il diritto tributario e quello del lavoro tra le specializzazioni che saranno più richieste da aziende e privati.
È un facile pronostico che tanto il diritto processuale penale quanto il diritto processuale civile, toccati dalle rispettive riforme, occuperanno gli avvocati in attività di aggiornamento che probabilmente ridefiniranno ruoli e pesi tra gli esperti di contenzioso.
Infine, ma non ultimi, saranno trainanti i settori dedicati alla transizione digitale e all’innovazione dei servizi e della Pubblica Amministrazione in particolare.
Le innumerevoli ricadute giuridiche dell’impiego di tecnologie intelligenti nella produzione, distribuzione e commercializzazione dei beni, così come le complesse sfumature della protezione dei diritti di proprietà intellettuale e industriale, o le nuove forme che assume la concorrenza sleale terranno occupati gli esperti di proprietà intellettuale, information technology, antitrust, privacy e legal tech.
Il nuovo ambiente legale avrà un nuovo linguaggio
Accanto ad aree di attività che tornano strategiche, ne stanno nascendo di nuove.
Tra queste si sta già imponendo il legal design che certamente riceverà una forte spinta dal percorso di semplificazione dell’attività pubblica.
Lo dimostra l’attenzione che ricevono alcune iniziative: come quella dello studio Legale La Scala o le parole di Stefania Passera a Paula Doyle, o la pregevole pubblicazione di Barbara De Muro e Marco Imperiale
Di questo e molto altro si dovranno occupare gli avvocati nel prossimo futuro. Chi avverte l’esaurimento di filoni tradizionali dovrebbe valutare il riposizionamenento e l’investimento nella comunicazione di questi nuovi ambiti.
Come?
Semplicemente mettendosi per un attimo nei panni dei propri clienti e anticipando il loro bisogno di informazioni e approfondimento, di supporto e competenza.
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